giovedì, agosto 03, 2006

Attualizzazione; un termine difficile ed importante

Raramente si sente utilizzare questo termine: ATTUALIZZAZIONE, tuttavia ogni volta che valutiamo un investimento, dovremmo utilizzare questo processo per poterlo paragonare alle alternative ed anche per poterlo valutare "asetticamente".

Cosa si intende per attualizzazione?

Si intende riportare ad una certa data tutti le entrate e le uscite di un dato investimento, così da eliminare il diverso valore che, nel tempo assume il denaro.
Ricordate il principio, un EURO oggi vale più di un EURO DOMANI?
Bene l'attualizzazione risolve questo problema, rendendo tutti i valori ATTUALI, cioè alla data odierna (o eventualmente, ad un'altra data a nostro piacere).

Un esempio contribuisce a chiarire l'importanza dell'attualizzazione.
Prendiamo due investimenti.
In un caso investo 1000 € e ne ricevo 1100 dopo un anno
In un secondo caso investo 1000 € e ne ricevo 1100 dopo 2 anni.

Ipotizziamo che il tasso di inflazione sia il3% e chiamiamo questo tasso il tasso di attualizzazione.
In formula sarà:
VA= C /(1+i)^n

Dove VA = Valore attuale, cioè valore ad oggi di un dato capitale futuro
C = Somma futura nel nostro esempio 1100
i = tasso di attualizzazione, nel nostro esempio il 3%.
n= numero di anni da attualizzare (nel primo esempio 1 nel secondo 2)

Applicando questa formula abbiamo, nel primo caso:
VA = 1100 / (1,03)
Nel secondo
VA = 1100 /(1,03)^2 (^2 sta per 1,03 alla seconda o al quadrato)

Il risultato di queste due operazioni è:
1067 nel primo caso
1037 nel secondo caso.

Grazie all'attualizzazione abbiamo visto che la prima operazione è più conveniente della seconda, ma entrambe danno un risultato positivo ovvero il valore attuale di entrambi gli investimenti è positivo.

Chiaramente questo esempio è volutamente semplice. Nella realtà, a complicare i calcoli, intervengono vari fattori:
1) I tassi di attualizzazione spesso non sono facilmente conoscibili. Un errore nella scelta del tasso di attualizzazione può comportare un errore di valutazione di un progetto.
2) L'andamento dei tassi non è, generalmente, costante nel tempo, occorre quindi utilizzare vari tassi per periodi diversi. Questo complicherà un po' la formula, ma ci torneremo più avanti.
3) Il Valore attuale, ottenuto da questo processo, è comunque frutto di una stima e non va mai considerato LA VERITA' ASSOLUTA.

Per oggi basta così, altrimenti ci scoraggiamo.

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martedì, agosto 01, 2006

Il rischio: questo sconosciuto

Un altro elemento centrale nel mondo della finanza è il rischio.
Se ne sente parlare spesso, in molte sedi, contribuendo a confondere un concetto in apparenza abbastanza semplice.
Il concetto base di tutto è questo:
Ad un rischio più elevato DEVE corrispondere un rendimento potenziale più elevato.

Comprendere questo concetto di per sé è abbastanza semplice, se presto soldi ad una persona che me li ridarà con elevatissima probabilità (Unione Europea, Stati nazionali) allora il tasso che richiederò sarà molto basso, viceversa se presto ad aziende già indebitate questo potrà crescere e molto.

Ma allora per guadagnare basta comprare titoli con alti "rendimenti"?
No, perché ad alti rendimenti corrispondono sempre rischi più alti.

Un esempio chiarirà meglio questo concetto.
Prendiamo due titoli, un titolo del debito italiano ed uno del "famigerato" debito argentino.

Vedremo che mentre il primo "rende" il 3%, il secondo può arrivare oggi a rendere il 18-20%.

Come è possibile questa differenza di rendimento? E' tutta nel "rischio" insolvenza o "default" che hanno i titoli argentini rispetto ai titoli italiani.

In concreto il rischio che lo Stato Argentino non ripaghi il suo debito (cosa già fatta in passato) è considerato molto più alto del rischio che lo stato italiano faccia la stessa cosa.
Pertanto chi si avventurerà nell'acquisto di un titolo di stato argentino deve sapere che sta sì "acquistando" un rendimento del 18%, ma altresì accettando anche un rischio di perdita parziale o totale del capitale investito.

Un rendimento "senza rischi" di molto superiore a quello offerto da titoli di stato per periodi paragonabile è impossibile. Guardatevi da tutti coloro che ve lo propongono c'è sempre una "fregatura" in qualche clausola.

Se avete dei dubbi su un prodotto finanziario che vi propongono, scrivetemi, ne discuteremo insieme.

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