martedì, agosto 01, 2006

Il rischio: questo sconosciuto

Un altro elemento centrale nel mondo della finanza è il rischio.
Se ne sente parlare spesso, in molte sedi, contribuendo a confondere un concetto in apparenza abbastanza semplice.
Il concetto base di tutto è questo:
Ad un rischio più elevato DEVE corrispondere un rendimento potenziale più elevato.

Comprendere questo concetto di per sé è abbastanza semplice, se presto soldi ad una persona che me li ridarà con elevatissima probabilità (Unione Europea, Stati nazionali) allora il tasso che richiederò sarà molto basso, viceversa se presto ad aziende già indebitate questo potrà crescere e molto.

Ma allora per guadagnare basta comprare titoli con alti "rendimenti"?
No, perché ad alti rendimenti corrispondono sempre rischi più alti.

Un esempio chiarirà meglio questo concetto.
Prendiamo due titoli, un titolo del debito italiano ed uno del "famigerato" debito argentino.

Vedremo che mentre il primo "rende" il 3%, il secondo può arrivare oggi a rendere il 18-20%.

Come è possibile questa differenza di rendimento? E' tutta nel "rischio" insolvenza o "default" che hanno i titoli argentini rispetto ai titoli italiani.

In concreto il rischio che lo Stato Argentino non ripaghi il suo debito (cosa già fatta in passato) è considerato molto più alto del rischio che lo stato italiano faccia la stessa cosa.
Pertanto chi si avventurerà nell'acquisto di un titolo di stato argentino deve sapere che sta sì "acquistando" un rendimento del 18%, ma altresì accettando anche un rischio di perdita parziale o totale del capitale investito.

Un rendimento "senza rischi" di molto superiore a quello offerto da titoli di stato per periodi paragonabile è impossibile. Guardatevi da tutti coloro che ve lo propongono c'è sempre una "fregatura" in qualche clausola.

Se avete dei dubbi su un prodotto finanziario che vi propongono, scrivetemi, ne discuteremo insieme.

Etichette: ,