giovedì, maggio 08, 2008

Caro Benzina, tanta demagogia

Il carburante va alle stelle, i consumatori perdono potere d'acquisto ed i titoli continuano a fioccare sui giornali che ripetono, stancamente, la stessa litania.

La colpa è del governo, delle imprese petrolifere è una speculazione, uno sfruttamento delle persone che non possono fare nulla.

Quest'analisi è abbastanza parziale e dimentica alcuni passaggi importanti che sono dietro al "caro greggio" tanto oramai decantato.
  1. Le raffinerie soprattutto per quanto riguarda il Diesel sono oramai sature, il che significa che la domanda di diesel è maggiore della capacità di produzione, il che, come tutti sanno porta i prezzi verso l'alto. Fare una raffineria richiede tempo ed ha vari aspetti negativi, anche ambientali, quindi non c'è una corsa a costruirle, tanto al più si vende a prezzi più alti.
  2. La domanda internazionale di petrolio è ai massimi, con una produzione che non riesce a crescere oltre una certa soglia. Ma cosa alimenta questa domanda? Sicuramente l'autotrazione, ma tantissimo viene dalle necessità per la produzione elettrica soprattutto dei due nuovi giganti mondiali come la Cina e l'India. Al di là di tanti bei proclami la produzione elettrica mondiale è ancora incentratissima sul petrolio o sul metano che vi è strettamente collegato.
  3. Una rete di distribuzione di carburanti assolutamente obsoleta. Anche qui si è più volte parlato di riduzione delle reti di distribuzione carburanti, ma tutto è stato bloccato dai veti incrociati che sono la vera croce del nostro paese. Una rete di carburanti inefficiente può valere fino a 5-6c. al litro, forse anche di più. Ma c'è qualcuno che ha voglia di sfidare questi gruppi?
Che il petrolio sarebbe salito lo sapevano tutti, ma si è preferito vivere alla giornata. Ogni giorno non dedicato allo sviluppo di alternative concrete, siano esse rinnovabili o nucleari, è un giorno sprecato. 
Chissà se il nuovo Governo vorrà intervenire anche su questa materia.

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