Caro Benzina, tanta demagogia
Il carburante va alle stelle, i consumatori perdono potere d'acquisto ed i titoli continuano a fioccare sui giornali che ripetono, stancamente, la stessa litania.
La colpa è del governo, delle imprese petrolifere è una speculazione, uno sfruttamento delle persone che non possono fare nulla.
Quest'analisi è abbastanza parziale e dimentica alcuni passaggi importanti che sono dietro al "caro greggio" tanto oramai decantato.
- Le raffinerie soprattutto per quanto riguarda il Diesel sono oramai sature, il che significa che la domanda di diesel è maggiore della capacità di produzione, il che, come tutti sanno porta i prezzi verso l'alto. Fare una raffineria richiede tempo ed ha vari aspetti negativi, anche ambientali, quindi non c'è una corsa a costruirle, tanto al più si vende a prezzi più alti.
- La domanda internazionale di petrolio è ai massimi, con una produzione che non riesce a crescere oltre una certa soglia. Ma cosa alimenta questa domanda? Sicuramente l'autotrazione, ma tantissimo viene dalle necessità per la produzione elettrica soprattutto dei due nuovi giganti mondiali come la Cina e l'India. Al di là di tanti bei proclami la produzione elettrica mondiale è ancora incentratissima sul petrolio o sul metano che vi è strettamente collegato.
- Una rete di distribuzione di carburanti assolutamente obsoleta. Anche qui si è più volte parlato di riduzione delle reti di distribuzione carburanti, ma tutto è stato bloccato dai veti incrociati che sono la vera croce del nostro paese. Una rete di carburanti inefficiente può valere fino a 5-6c. al litro, forse anche di più. Ma c'è qualcuno che ha voglia di sfidare questi gruppi?
Chissà se il nuovo Governo vorrà intervenire anche su questa materia.
Etichette: politica e finanza
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