sabato, gennaio 06, 2007

Tasso fisso e variabile

Periodicamente si accende la discussione tra i sostenitori del tasso fisso e quelli del tasso variabile, quando si tratta di fare una scelta circa la modalità corretta di finanziarsi.

I fautori del tasso variabile, puntano molto sull'importo delle rate che, ovviamente, hanno un valore teorico più basso di quelle proposte dal tasso fisso.
I fautori del tasso fisso segnalano la "sicurezza" che questo tipo di scelta offre consentendo di pianificare meglio le proprie spese senza inattese sorprese a causa dell'innalzamento dei tassi.

In queste settimane stiamo assistendo a decine di articoli sull'aumento delle rate dei mutui, come se questo fosse un evento imprevedibile.
Purtroppo, guardando la curva dei tassi di interesse a medio termine, si sapeva che, nel corso del 2005-2006 il costo del denaro sarebbe salito e, con esso, tutto ciò che vi era legato, mutui inclusi.

Certo molti si attendevano aumenti più "limitati" un percorso di risalita più "dolce" anziché quello repentino scelto dalla BCE, tuttavia il dato era atteso.
Chi ha beneficiato di prime rate più "leggere" grazie a tassi di interesse più vantaggiosi, oggi si trova a pagare di più e, se non aveva ben considerato questa eventualità, può trovarsi in difficoltà.

Cosa fare?

In una fase di rialzo dei tassi di interesse, come quella attuale, è difficile dare dei consigli. Perché, ad esempio, un mutuo a tasso fisso, sottoscritto oggi avrebbe un tasso ancora più alto di quello che già oggi viene pagato con un indebitamento variabile.

Meglio lasciare tutto come si trova?

Ci sono molte possibilità e dipendono, tra le altre cose, anche dalla vostra disponibilità al risparmio e dalla durata residua del mutuo.

Ma di questo ne parlerò un'altra volta.

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1 Comments:

At 4:52 PM, Blogger Marco Freccero said...

Pochi post ma sempre di qualità. Una ricetta che può condurre lontano.

 

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